Dafne: come tutto è (s)partito

Fin dall’inizio di questa rassegna vi ho raccontato come il mio lavorare con la musica sia dipeso dall’amore come nelle peggiori commedie romantiche, tuttavia, nel corso di queste interviste ho imparato che attorno ai musicisti esiste un magico regno fatto di sale prove (generalmente piuttosto fatiscenti), birre (tante), e amicizie profondissime che, a volte, diventano storie d’amore. È questo il caso di Margherita dei Pheromones e Samuele Angheben dei Dafne, il prossimo gruppo che vi racconterò.

I Dafne sono un gruppo emo – alt. rock nato nel settembre del 2022. Si tratta di un trio composto da Emilio Cipriani, chitarra e voce, Samuele Angheben, basso e voce, e Francesco Rossi alla batteria.

Emilio Cipriani, classe ’00, si avvicina alla musica da piccolissimo: «Facevo le elementari ancora, forse l’asilo, e andavo in macchina con mio padre che ascoltava un sacco di rock: gli Skiantos, i Led Zeppelin, i Doors e tutta l’ondata di rock classico. Anche mia madre in macchina ascoltava Vasco Rossi». Da quel primo infantile amore per la musica Emilio si trova per le mani un sacco di strumenti musicali «che provavo a suonare, ma non era tanto il mio». In quinta elementare, Emilio si imbatte in Fabri Fibra e si appassiona all’hip hop. «Poi ho cominciato a rappare non essendo mai stato in grado di suonare, anche perché non potevo permettermi le lezioni. Da lì non mi sono mai scosso di dosso il rap e tutt’ora ho un progetto solista rap e anche il mio gruppo 66Cl è un po’ hip hop». Emilio comincia a scrivere e a partecipare a battle rap, cogliendo inoltre l’occasione offerta dal suo liceo di prendere lezione chitarra. «Poi ho cominciato a mettermi seriamente con il rap e ho fatto qualche singolo e sono stato in una crew, la Sgangherata Armata che poi è diventata RNK, in cui però sono rimasto molto poco. Questa è stata la mia palestra di live e registrazione». Con il lockdown l’attività di Emilio si ferma per poi riprendere con un progetto improntato sul punk e un nuovo gruppo: i 66cl. «Durante la quarantena mi hanno regalato una scheda audio e ho cominciato a produrre seriamente riprendendo un’attività che avevo cominciato alle superiori». Produzione, punk, rock e rap sono gli ingredienti del lavoro musicale di Emilio Cipriani che nel 2022 sfociano nei Dafne: «I Dafne sono un gruppo che volevo per potermi sfogare e suonare la chitarra come volevo».

«Tutti i miei progetti sono registrati in casa da me»
Emilio
chitarra e voce

Samuele Angheben, classe ’96, prende in mano il suo primo basso elettrico durante l’adolescenza, a 16 anni. Durante i tre anni di scuola musicale ha fatto parte di alcuni gruppi punk prima di dar vita a un progetto solista di voce e chitarra. «Per me far parte dei Dafne è un mettere insieme il lato più arrabbiato, più punk, e il lato melodico del mio progetto solista – racconta Samuele – e questa continua contrapposizione genera l’equilibrio su cui si basano le canzoni dei Dafne». La musica per Samuele in un primo momento è stata un modo per «estraniarsi dal mondo, dalle persone, dalle situazioni in cui facevo fatica». Crescendo Samuele ha scoperto quanto questa sua passione potesse essere non solo un rifugio in cui isolarsi, ma anche un ponte che lo mettesse in relazione con gli altri: «ci sono tante persone che si emozionano con la musica e questo mi ha permesso di conoscere tanta gente che ancora fa parte della mia vita».

«La musica mi ricorda sempre che non siamo mai soli. La musica unisce le persone e questo è il motivo per cui credo che non mi staccherò mai da questa passione»
Sam
basso e voce

Di Francesco Rossi abbiamo già parlato qui e, se mi seguite dall’inizio, potete già dire di conoscerlo quindi possiamo soltanto aggiungere la buffa storia del nome Dafne che, contrariamente a quello che sembra, non ha nulla a che fare con me.

«I Dafne nascono perché volevo mettere su un gruppo per suonare la chitarra un po’ più seriamente» spiega Emilio «Sam era uscito da poco dai Patrick e ho pensato a lui perché sapeva suonare il basso e cantare». L’ultimo ad entrare nella band è Francesco «che non suonava con nessun’altro dei nostri gruppi, visto che in Trentino siamo in quattro gatti con molti gruppi ci serviva qualcuno di diverso». A questo punto la formazione è ultimata e cominciano le prove in una saletta a Mori mentre cercano un nome per questo gruppo: «Abbiamo guardato diversi nomi e ci siamo spaccati la testa parecchio su questa questione, finchè non abbiamo pensato di darci un nome proprio di persona, anche perché sarebbe stato diverso. Abbiamo pensato a un nome femminile perché ci sembrava più elegante» spiega Sam. «Tanti gruppi emo hanno a che fare con la natura e sono cose tipo “Quercia”, “Selva”, “Radura” o cose simili. Stavo cercando su Google «nomi di fiori», sinonimi e cose del genere ed è uscito Dafne. Ci è piaciuto». In quel periodo né Sam né Emilio sapevano della mia esistenza perché ci siamo conosciuti soltanto in seguito, suggellando questa buffa coincidenza con una stretta di mano.

«Per quanto mi riguarda la musica è uno sfogo mio: ho voglia di creare e divertimi. Trasmettere poi è una cosa che viene da sé, anche non volendo finisci per trasmettere qualcosa, ma, secondo me, la musica nasce sempre come sfogo personale. Alla fine, la musica è una passione e questo fa in modo che si finisca sempre per trasmettere qualcosa però alla base c’è sempre questa passione sia per il messaggio sia per quello che fai»
Emilio
chitarra e voce

I Dafne sono un gruppo che non perde tempo: nati nel 2022 hanno cominciato a fare le prove prima ancora di avere un nome, trovando da subito il tipo di musica che volevano fare: «Sono bravo a cantare e a fare lo scream (una tipologia di canto graffiata) caratteristico dell’emo, quindi siamo finiti a fare quello» spiega Sam. A gennaio del 2023 i Dafne registrano il loro demo che «strizza molto l’occhio al rock alternativo ed è stato registrato nella vecchia sala prove dei Pheromones. Abbiamo registrato con Alberto Capuzzo le batterie, mentre Emilio si è occupato delle voci e del mix e master».

Con l’arrivo della bella stagione i Dafne fanno i primi live e tra dicembre 2023 e febbraio 2024 registrano le tracce per il loro EP in uscita: «È un Ep di 6 pezzi, si chiama «Non ho più l’età» ed è stato registrato a Parma da Piff del Frizzer studio, che ha curato rec, mix e master di tutta la parte strumentale, mentre le voci le abbiamo registrate io (Emilio) e Sam a casa mia». Questo Ep in uscita è abbastanza diverso dal demo del 2023: «con suoni più particolari, prendendo spunto da vari sottogeneri di emo, shoegaze e harcore».

E come nascono queste canzoni? «Di solito si parte dai miei riff – rivela Emilio – e poi sviluppiamo gli arrangiamenti tutti insieme». A scrivere i testi è Sam che prende ispirazioni dalla sua vita: «Racconto di fatti personali, spesso legati a sentimenti e vicissitudini individuali». Insomma, torniamo al punto di partenza perché la musica non solo vive in ambienti di amicizia e amore, ma racconta queste storie nei suoi testi con tutti i sentimenti annessi e connessi che nelle canzoni dei Dafne si vestono di emo e alternative rock.

Direi che anche per oggi è tutto! Spero di avervi incuriosito almeno un po’, quel tanto che basta per farvi aprire Spotify e YouTube e ascoltare le canzoni dei Dafne.

A presto

Daph

Dafne: carta d'identità

NOME: Dafne

MUSICISTI: Emilio Cipriani (chitarra e voce), Samuele Angheben (basso e voce), Francesco Rossi (batteria)

GENERE: Emo – alt. rock

ATTIVO DAL: 2022

PRIMA CANZONE: Ombra

primo demo: Annotazioni di cose udite all’ombra delle foglie (sottotitolo dell’hagakure)

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